Mentre il mondo festeggia San Valentino, il 14 febbraio la Bulgaria festeggia San Trifon, patrono dei viticoltori e dei locandai.
Trifon era un sacerdote cristiano giustiziato per la sua fede nella città di Nicea (la Turchia moderna) 250 anni fa. La leggenda dice che, il giorno della sua esecuzione, gli insetti attaccarono tutti i vigneti del paese, e i cittadini chiesero al santo di proteggerli dal disastro. Secondo le tradizioni popolari bulgare, la prima potatura delle vigne è fatta in questo giorno, per garantire il successo della vendemmia autunnale. [ndt]
L’usanza impone di “bruciare” qualche tralcio della vite, per poi bruciare le radici della vite con il vino. Il culmine della festa è il battito della “capra sulla vite”.
Gli etnografi fanno risalire questa festa all’antico culto di Dionisio, il dio che nell’antichità veniva venerato come patrono del vino, dell’allegria e dei vigneti. Si credeva che ovunque andasse, le persone imparassero a coltivare la vite e a fare il vino. In suo onore furono celebrati i cosiddetti riti dionisiaci, caratterizzati dai giochi selvaggi e divertimento.
Vino per rafforzare il sistema immunitario
All’inizio dell’influenza e di altre malattie del tratto respiratorio superiore (naso che cola, mal di gola), è possibile provare a prevenire il peggioramento dei sintomi: si consiglia il vino rosso caldo, preferibilmente Cabernet, perché la buccia dell’uva contiene un forte antiossidante.
Vino per stimolare il pensiero
Il consumo di vino rosso stimola il pensiero. Uomini e donne ottengono risultati migliori nei test dopo aver assunto il resveratrolo, l'”ingrediente magico” del vino rosso.
Vino contro le infezioni gravi
L’antiossidante resveratrolo si trova nella buccia dell’uva (in quantità molto maggiori nel vino rosso rispetto al bianco). È stato scoperto che ha molti effetti benefici: previene la formazione di coaguli di sangue ed è utile nella lotta contro il cancro.