I gueffus sono un dolce tipico sardo a base di mandorle! Sono dei piccoli bocconcini sempre presenti nei matrimoni e per le feste religiose in genere.
Sono forse fra i più semplici tra i dolci tipici sardi, in quanto prevedono solo una cottura in pentola, senza necessità di usare il forno.
Una delle particolarità è il modo in cui sono poi confezionati: a uno a uno, con delle cartine colorate tagliate a mano.
La loro origine e la loro ricetta si perde nei tempi. Non mancano versioni fantasiose e letterarie della loro origine, come per esempio quella raccontata da Michela Murgia, nota scrittrice isolana, nel suo libro “L’Accabadora”: questi dolci sono stati associati alla storia dei Guelfi, per via della forma del taglio della carta, che ricorderebbe le torri dei castelli guelfi.
Vediamo come si preparano!
Ingredienti:
- 300 gr. di mandorle
- 20 gr. di mandorle amare (se le avete)
- 200 gr. zucchero
- 2 cucchiai d’acqua di fiori d’arancio
- liquore a piacere (Sambuca o Anice)
- carta velina colorata (per il confezionamento finale)
Metodo:
- Per prima cosa preparate le mandorle, sbucciatele e tritatele finemente ma senza ridurle totalmente in polvere (spesso è più semplice tritarle aggiungendo parte dello zucchero).
- Versate il restante zucchero e l’acqua in una pentola dal fondo spesso, portate a ebollizione tenendo la fiamma bassa e quando arriverà a bollore aggiungete le mandorle tritate.
- Tenete sempre la fiamma bassa e continuate a mescolare.
- Dovrete cuocere per 7/8 minuti circa, sempre mescolando, fino a quando il composto non si staccherà completamente dai bordi della pentola.
- Aggiungete se volete l’acqua fior d’arancio.
- Quando sarà leggermente tiepido, preparate un piatto con qualche cucchiaio di zucchero e una ciotolina con un po’ di liquore.
- Bagnatevi le mani con il liquore (o con l’acqua se non volete aggiungere alcool), preparate una pallina e passatela nello zucchero.
- Proseguite continuando a bagnarvi le mani frequentemente per non far attaccare le palline.
- Avvolgete le palline nella carta precedentemente tagliata come se fossero delle caramelle.
Ecco pronti i vostri gueffus, che possono essere conservati in una latta o in un barattolo di vetro. Questi dolci, infatti, si conservano molto a lungo e un tempo si usava prepararli anche due settimane prima delle feste!